Arrampicata o sesso?

Arrampicata o sesso?
di Sarah-Jane Dobner

Il presente post è la traduzione di un articolo apparso sulla rivista Climb (n. 112) www.climbmagazine.com.

Quindici anni fa, a letto di sabato mattina, Mad Dog nel pieno dell’eccitazione di una bella scopata esclamò: – Non c’è niente di meglio di questo!
Ricordo che passai istantaneamente dal piacere all’allarme. Niente di meglio? C’era il Central Groove al Dewerstone! E dovevamo andare a far fessure se volevamo una giornata decente. Da quel momento, saltuariamente, mi sono posta la questione: se dovevo scegliere tra sesso e arrampicata, cosa avrei scelto?

Sarah-Jane Dobner

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Oggi, per esempio, ancora una volta sono di fronte al dilemma. Sono di cattivo umore. La mia giornata, programmata per il climbing, è stata cancellata: un’uggiosa pioviggine sta virando in vento da burrasca. Così ci ho provato con la chitarra, ma non azzeccavo una nota. Mi sono data al ricamo di un centrino, ma mi arrabbiavo sempre più. Mi aggiravo per casa come una belva che si è persa. Poi, nel primo pomeriggio, Strange Billy arrivò, camminò tronfio sul tappeto con le scarpe da football, i parastinchi e i pantaloncini che mostravano una considerevole lunghezza di coscia. Andò in cucina a farsi del caffè forte. La cucina era un casino, ma non ci fece caso e, gonfio di caffeina, uscì per la sua partita.

Arrampicata. Sesso. Premono sugli stessi bottoni in molti modi. La loro danza, la fisicità, l’assunzione del rischio, l’esplorazione dell’ignoto. Mentre altre attività sono riempitivi o distrazioni, sesso e arrampicata sono la VERA COSA. Necessari. Additivi. E che chimica! Che droghe stupende che produciamo, endorfine e adrenalina mischiate nella stessa fucina di desiderio. Ma cosa scegliere? Vagabondo per casa come uno gnu inquieto, soppesando vantaggi e svantaggi.

L’arrampicata ti prende un sacco di tempo e questo è un vantaggio. Quando si sceglie un’attività per la vita, sembra saggio sceglierne una che cominci alle 10 di mattina e finisca alle 10.30 di sera, se la giornata è a fine giugno, oppure quella che dura giorno dopo giorno di una lunga settimana di vacanza. Invece, anche se lo si fa con approccio tantrico, il sesso dopo le prime otto ore va a esaurirsi, a meno che non siate Yoko Ono e John Lennon. Vince l’arrampicata.

Il climbing è più affidabile. I ragazzi vanno e vengono. Il sesso ha alti e bassi. Comunque vada la relazione, la roccia c’è sempre. L’arrampicata vince alla grande.

Sarah-Jane Dobner

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D’altro canto, il sesso non è così pericoloso. L’arrampicata di per sé non è senza rischi, morte e seri incidenti sono sempre possibili, qualunque precauzione tu prenda. Al contrario, dato un compagno stabile e magari qualche esame medico periodico, siamo al riparo da sifilide e AIDS… Chiaramente una predilezione per lo strangolamento soffocato o per l’S&M estremo potrebbe spostare l’ago della bilancia ma, anche così, di sicuro scalare il Capitan da soli è più pericoloso? King of Kings non era convinto e cupamente commentava: – Potrebbe succedere che qualcuna mi stacchi il pisello mentre dormo, o magari mi sveglio mentre una pazza mi pugnala al cuore… e allora, ciao!
Io, sulla base del fatto che conosco un sacco di gente che si è spaccata le caviglie arrampicando e nessuno cui sia stato staccato il pisello, scelgo il sesso.

E quanto alle emozioni? Beh, entrambe sono maledettamente forti. L’affettuosa soddisfazione di un accoppiamento giornaliero e quella di un viaggio anche di un solo giorno non eccezionale, possono essere pari. Ma il ricordo di un bellissimo giorno di arrampicata, anche anni dopo, può innescare una meravigliosa memoria corporea: la gioia brutale di uscir fuori dal Black Canyon, la frenesia eccitata di aver fatto onsight Break on Through a Sharpnose. Ricordare i miei più gloriosi incontri sessuali mi richiama un bel brivido dalla testa ai piedi però, essendo permeato di comico o di assurdo il modo in cui l’ho fatto in quelle occasioni, in tutta onestà mi sento di buttarmi nell’arrampicata.

C’è qualche paragone finanziario? Ho sempre pensato che l’arrampicata sia un hobby abbastanza economico; basta comprare il kit e puoi avere giorni e giorni di gioie epiche al prezzo del gasolio. Altri sport d’avventura (parapendio, sub, sci, ecc.) sono molto più costosi. Però il sesso è gratis, dunque vince lui.

Sarah-Jane Dobner

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Stranamente, ho una curiosità che combina i due. Molto sbiadito per essere stato messo in una cornice e tenuto lì appeso ed esposto alla luce per una decina d’anni: un poster di Ben Moon, firmato e da lui dedicato alla Bomba del Sesso. Non ho mai conosciuto Ben Moon, ma lo stesso trovavo la cosa interessante. Magari succede che ci sarà un mercatino delle memorabilia di Ben Moon. Così. Se magari qualcuno fa una lotteria con anche, perché no, della roba di Ben Moon, basta che me lo chieda per posta e il poster è suo.

Sto andando fuori tema. Cosa scegliere? Dopo tutti questi anni non so ancora. Pensavo di poter scegliere l’arrampicata se proprio era necessario. Ma che succede se magari domani mi piace la mountain bike? Che succede se magari mi faccio male e poi non posso più arrampicare? E se Strange Billy indossa pantaloncini da football tutto il tempo? Sesso o arrampicata? Arrampicata o sesso?

Per fortuna, naturalmente, non devo scegliere. E’ come svegliarsi da un sogno in cui hai guidato il camper giù per una falesia per scoprire che lui è ancora lì parcheggiato sotto casa. Non devo proprio scegliere. Arrampicata e sesso. Posso fare tutti e due…

Solo, non oggi. Non ora, è buio e l’acquerugiola è diventata pioggia. Non ora che Strange Billy è alla sua partita e poi va a lavorare la notte. Arrampicare. Sesso. Uno dei due subito, per favore. Quale, non importa…

Sarah-Jane Dobner, di Bristol, arrampica da una quindicina d’anni, ma ha cominciato tardi quando aveva già trent’anni, perché le faceva paura il vuoto! Adesso invece ha fatto vie di E4 in trad e di 7a (scala inglese) in arrampicata sportiva, arrampicando ovunque nel Regno Unito e spesso negli Stati Uniti, in Europa e in Tailandia. Interessata anche agli aspetti meditativi e contemplativi dell’arrampicata, collabora regolarmente con le riviste specializzate.

postato il 13 agosto 2014

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Arrampicata o sesso? ultima modifica: 2014-08-13T08:00:44+02:00 da GognaBlog

6 pensieri su “Arrampicata o sesso?”

  1. 6
    Bave says:

    Recentemente sul profilo skype di un amico di 52 anni stava scritto 3S (sky – sex – sail)! Da giovani dicevamo :”sci-sesso-scalate”…
    Io sono dell’idea che siamo su piani diversi. Certo spesso dobbiamo scegliere come passare le giornate e lì conta l’umore momentaneo e molte altre cose… tipo il pantaloncino corto ma soprattutto chi lo porta…

  2. 5
    Alessandro Gogna says:

    Grazie Sandro, corretto!

  3. 4
    sandro says:

    Mi permetto una correzione: “uno gnu”.
    Volpona…
    😀

  4. 3
    Carlo Bonardi - Brescia says:

    Però parla chiaro, brava.

  5. 2

    Mah, qualche problema deve esserci, meglio scelga sesso fin che può perché dalla foto non le rimangono tante cartucce da sparare…

  6. 1

    Una bella seduta psicoterapeutica, no eh… ?
    Se uno arriva a scrivere, e quindi va oltre il puro pensiero, di una giornata piovosa quando non si sa che cacchio fare e magari si cazzeggia mentalmente, ridendoci su, denota qualche turbetta mentale…
    Speriamo di non dover leggere qualche articolo su una psicopatica serial-killer da parete… 😀

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