Cronache dal futuro prossimo

Cronache dal futuro prossimo
di Luca Calvi
(già pubblicato su facebook il 22 febbraio 2017 alle ore 1.44)

Matteo Renzi, scrollatisi di dosso gli “scissionisti” e gli ultimi esemplari di vera sinistra, per proclamarsi Salvatore della Patria dal pericolo Grillino lancerà presto il programma per il Grande Inciucio Multipartitico, in cui riuscirà col proporzionale a mettere assieme Renzini, Berluschini e magari pure i Leghini, raggiungendo così il fatidico 40% che evita a Grillo il terrore di dover governare (e di trovarsi magari tra i piedi un’altra Raggi) potendo urlare e sbraitare fino alla prossima legislatura…

Nel frattempo, con molta calma, sinistra e destra si renderanno conto di essersela presa ambedue nel culo da democristiani di sinistra e di destra. Ripartiranno, perché le ideologie non sono morte, ma nel frattempo, con la voglia di populismo e di pensiero unico che gira nell’aria e con la restaurazione renziana prossima ventura, il futuro dell’Italia sarà diviso e spartito tra Grillini protoleghisti e renziani-berluschinosi protodemocristi. Al prezzo dell’immobilità cetacea che garantisce ai Democristi di poter imperversare ed ai Grillini di potersi lamentare.

In breve: lo scossone non ci sarà. Non ci sarà il ribaltone.

Saluto ideologicamente con piacere la nascita di una nuova formazione che dovrebbe guardare a sinistra. Mi rendo conto che l’Italia sogna – neppure troppo velatamente – il ritorno di Silvio, perché lasciare il futuro nelle mani di chi non sa governare e non può esprimere un pensiero proprio non lascia ben sperare.

Vedremo se Grillo, o qualcun altro, saprà stupirmi.

Accetterei di buon grado di sentirmi dire “le tue previsioni erano sbagliate”.

Per adesso vedo che le uniche previsioni corrette erano quelle di Marco Lanzavecchia, sul desiderio di Silvio di gran parte degli italiani. Quegli stessi, aggiungo io, che fanno finta di volere Beppe Grillo in attesa di capire da che parte schierarsi.

Commento di Marco Lanzavecchia
Vera sinistra? Hai finito il prosecco e sei passato al Tavernello?
Percepisci erroneamente la lega. Fa parte dello schieramento sovranista… insieme a Grulli e quella che tu definisci (scusa se ri-rido) “Vera sinistra”. Contendono lo stesso elettorato e declinano gli stessi temi. Come è ovvio che Renzi e Berlusconi appartengono all’altro e contendono lo stesso elettorato. Il che non vuol dire che non ci siano delle differenze,, anche grandi. Sono l’establishment che con tutti i suoi limiti e difetti è una forma di civiltà strutturata. Spero che questa volta abbia ragione tu e conto tanto sul grande Silvio che ci salvi un’altra volta dalla feccia fasciogrillocomunista.

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Cronache dal futuro prossimo ultima modifica: 2017-03-03T05:57:21+01:00 da GognaBlog

5 pensieri su “Cronache dal futuro prossimo”

  1. 5
    Fabio Bertoncelli says:

    Fatemi capire: il Presidente della Repubblica ha tramato mesi prima con Mario Monti per far cadere il governo e il Presidente del Consiglio, eletti in libere elezioni. E questo comportamento a dir poco vergognoso (a mio giudizio criminale) viene considerato “applicazione della Costituzione”?
    Ma per favore! E se studiassimo un qualsiasi manuale di diritto costituzionale: no, eh? Basterebbe solo il primo capitolo. Anzi, l’introduzione.
    Anzi, basterebbe solo togliersi di dosso quella faziosità che sta accecando il Paese da decenni…

    In quanto alle “riforme” costituzionali di Renzi, si tratta di un altro argomento, che preferisco evitare.

  2. 4
    Massimo Tagliapietra says:

    come si è visto, non è detto che chi vince le elezioni vada automaticamente al governo, ma per piacere non parliamo di colpo di stato, quanto di applicazione della COSTITUZIONE, proprio quella che renzi (a proprie spese) ha cercato di riformare per evitare storture del genere.

  3. 3
    Alberto Benassi says:

    il GIGLIO MAGICO… è di sinistra.
    Ma anche Verdini… era nel giglio magico ??

  4. 2
    Fabio Bertoncelli says:

    Berlusconi è troppo vecchio? Sono d’accordo!
    Ma anche Giorgio Napolitano era già decrepito quando nel 2011, da Presidente della Repubblica, concepí, tramò e organizzò quello che nei manuali di diritto costituzionale – e nel codice penale – sarebbe definito come un colpo di Stato.
    A prescindere dalle opinioni politiche di ciascuno, in democrazia chi vince le elezioni ha il diritto – e il dovere – di governare. Che si tratti di Berlusconi o di Prodi, di Trump o di Pinco Pallino. Si chiama democrazia.
    Avete mai sentito i radical chic nostrani protestare per questo colpo di Stato ai danni del popolo italiano, che cosí chiaramente si era espresso nelle elezioni politiche? Certo che no! Sono della stessa banda.
    Da allora abbiamo avuto governi NON votati dal popolo, ma stabiliti dalla cricca al potere.
    A voi va bene questo? A me no.
    Cosí – e anche peggio, ovviamente – si comportava il regime fascista.

    Saluto tutti.
    Vi lascio a rodervi il fegato.
    Domenica andrò sul mio amato Appennino. Ci sono stato qualche giorno fa con un’amica, con tempo meraviglioso e neve meravigliosa. Che bello!
    Non ho pensato né a Berlusconi né a D’Alema né a Grillo. Non ho pensato neppure ai ladri di partito o alle folle sterminate di parassiti nullafacenti.
    Era il Paradiso.

  5. 1
    paolo says:

    Conto tanto sul grande Silvio??? Ma c..zo c’ha 80anni !!! #bastamummie

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