Le schede delle ATL

Le schede delle ATL
(Aziende Turistiche Locali)
di Roberto Boulard
(da facebook, 3 settembre 2016, ore 22.46)

Eccoci qua… agosto finito… ultimi momenti di fine stagione… di una bella stagione. E’ il momento in cui si inizia a tirare le conclusioni… si è lavorato di più o di meno della scorsa stagione? Più o meno stranieri? Più o meno italiani? Turismo stanziale o mordi e fuggi? I giornali locali che ti contattano… vari esperti di turismo (sigh!!) che iniziano a elaborare strategie spaziali… la colazione al mattino a base di “pane e marketing”… giovani politici rampanti che iniziano a parlare di programmi futuri… scusate, solo rampanti perché giovani è una qualità che non appartiene alla nostra classe politica se non in qualche rarissimo caso… un complicato marchingegno di moderna imprenditoria turistica che spaventa i vecchi dinosauri come me (40 anni passati nei rifugi dei quali 37 consecutivi al Jervis sono anche sinonimo di difficoltà nello stare al passo con i tempi).

Il rifugio Willy Jervis in alta Val Pellice
SchedeATL-rifugioWillyJervis-20090121153122

 

Ma fortunatamente in questa terribile folata di modernità arriva puntuale l’invito da parte delle varie ATL provinciali l’invito alla presentazione dei nuovi prezzi per il prossimo anno… finalmente delle belle lunghissime e inutilissime schede da riempire… era ora…!

Mi armo di biro (perché non è possibile compilarle con il pc) e inizio a tirare decine e decine di crocette su altrettante caselle (tra le quali mi stupisco di non trovarne una che si riferisca al mio numero di scarpe) e a colpi di sana vecchia matita biro mi posso finalmente lanciare in una magnifica sagra dell’inutile… Era dallo scorso inizio settembre che aspettavo questo momento magico… mi sento un protagonista di un cartone animato dei Flintstones, mi manca solo una matita di pietra per essere perfettamente riproiettato nell’era primitiva e questo mi fa veramente stare bene.
Però in tutta questa mia gioiosa felicità mi viene da chiedermi: ma il politico rampante, il giornalista, l’esperto in turismo, il mago del “marcheting”… le hanno mai viste queste schede? Hanno mai provato ha compilarne una?

Perché se sono a conoscenza di questa “assoluta modernità” torno a deprimermi… rischio di essere fuorimoda anche come imprenditore turistico primitivo… se loro sono convinti che questo sia il miglior modo per programmare il turismo di domani io non mi sono mai accorto di essere salito da anni sull’astronave di Startrek…

Ottobre 2014, intervista a Roberto Boulard, allora presidente delle Guide Alpine del Piemonte

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Le schede delle ATL ultima modifica: 2016-10-06T06:08:40+02:00 da GognaBlog

4 pensieri su “Le schede delle ATL”

  1. 4
    Alberto Benassi says:

    L’ assessore, il sindaco, passa. Ma il funzionario a capo dell’ufficio resta. Se non è il capo dell’ufficio tecnico, o dell’ufficio ragioneria a mettere la firma di benestare sugli atti , non va avanti nulla. A voglia l’assessore o il sindaco di turno di sbraitare .
    Il politico di turno ha estremo bisogno dell’appoggio del funzionario per soddisfare le promesse che ha fatto alla cittadinanza quando ha chiesto il voto.

  2. 3
    GIANDO says:

    In effetti c’è una manica di funzionari che sotto sotto contano ben più dei politici, anche perché sovente restano quando i politici invece vanno e vengono (a parte gli inchiodati alla cadrega).
    Non lo so, sicuramente rimane un fatto, l’azienda pubblica ha in pancia un sacco di persone, molte delle quali improduttive. Non voglio dire le solite cose che portano inevitabilmente ai fancazzisti (presenti purtroppo anche nel privato) ma è abbastanza evidente che gli stessi impiegati pubblici più stackanovisti sono male impiegati.
    In presenza di una seria semplificazione, per intenderci alla Bassanini degli anni 80, sarebbero messi male e, quindi, appena viene eliminato qualcosa chissà com’è viene aggiunto qualcos’altro. Così facendo si continuano a giustificare posti di lavoro che altrimenti andrebbero soppressi.
    Io mi scontro pressochè quotidianamente con la pubblica amministrazione. Devo dire che a volte certi comportamenti sembrano effettivamente nascondere un retroscena fosco mentre altre volte ti accorgi di avere a che fare con dei soggetti che proprio non ce la possono fare. Insomma ciò che scaturisce è un mix veramente devastante. A fare gli imprenditori oggi ci vuole del gran coraggio.

  3. 2
    Alberto Benassi says:

    Quello che mi fa ridere, per non piangere, è sentire alla sera i politici che durante le interveste dichiarano: “bisogna semplificare la burocrazia che soffoca l’Italia. Abbiamo eliminato questo, abbiamo semplificato quest’altro”

    Poi il giorno dopo puntualmente ti riscontri con un apparato di adempimenti che ti soffoca. Un vero labirinto.
    Ma quello che è stato detto la sera prima??
    Ma che parla a fare questa gente…?
    Non si rende conto che ci prende in giro tutti.
    I complottisti esagerano? Può anche darsi. Ma è sicuramente vero che una buriocrazia esagerata, complicata, serve anche a esercitare e a mantenere un certo potere sul cittadino.
    Il primo potere è quello dei funzionari. Questi oscuri personaggi che sono a capo dell’organizzazione dello stato e guadagnano tanti soldi e sicuramante contano più della politica.

  4. 1
    GIANDO says:

    La burocrazia è una piaga che sembra insanabile. Qualsiasi tentativo di semplificazione è destinato ad essere fagocitato dalla macchina burocratica al punto che sovente ci si domanda se lo si fa (apposta a non capire) o se lo si è (nel senso che proprio non si capisce). Probabilmente è un mix di entrambe le cose perché per esperienza diretta ed indiretta ho notato che a volte c’è della malafede mentre altre volte ci si scontra proprio con degli incompetenti.
    Il problema è che è così in tutti i settori. La modulistica da compilare, oltre a richiedere molto spesso una sfilza di dati assolutamente inutili, è sovente illeggibile, scritta male e di dubbia interpretazione. I complottisti pensano che dietro ci sia un disegno, e in parte può essere vero, ma io credo che in gran parte ciò derivi dall’impreparazione generale con cui vengono assolti determinati incarichi.
    Pensiamo a una dichiarazione su tutte, la dichiarazione antimafia.. Ci sarà mai qualcuno che dichiarerà di essere mafioso?? E difatti gli organi preposti svolgono delle indagini (non so quanto approfondite). Quindi questa dichiarazione a cosa serve? A un tubo!

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